lunedì 29 agosto 2011

3.5 LA LIM IN ITALIA E NEL MONDO



3.5.1 IN ITALIA



Nel 2006 il ministro della pubblica istruzione Giuseppe Fioroni annunciava l'introduzione nelle scuole delle LIM, poi ripresa nell'ottobre 2008 dal ministro Maria Stella Gelmini che ha rilanciato il piano per dotare le scuole italiane di 10.000 lavagne multimediali.[1] Molte sono state le iniziative intraprese a livello locale (Servizio Organizzazione Informatica della Provincia Autonome di Trento, l’USR Lombardia, l’USP di Bologna, ecc…) e nazionale che hanno contribuito alla diffusione della LIM. Una delle iniziative più rilevanti a livello nazionale è stato il progetto DiGiScuola (2006), finanziato dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) e promosso dal Ministero per le Riforme e L’innovazione nella Pubblica Amministrazione in collaborazione con il Ministero della Pubblica Istruzione, finalizzato all’integrazione delle ICT nella didattica, che ha visto la distribuzione di circa 1650 LIM nei 550 istituti superiori coinvolti. La formazione è stata curata dall’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica (ANSAS) ed ha interessato 3300 insegnanti (di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia)[2]. La formazione prevedeva la partecipazione degli insegnanti degli insegnanti della classe in cui era stata istallata la LIM. La scelta dei docenti da coinvolgere nel progetto è stata fatta dai dirigenti scolastici che hanno individuato tra gli insegnanti con maggiori competenze informatiche quelli più disponibili a sperimentare percorsi didattici innovativi. Per garantire la visibilità esterna del progetto è stato chiesto alle scuole aderenti di includere nel POF il piano di adozione e integrazione della LIM.  Da citare anche il progetto Cl@sse 2.0 (2009/2010) che prevede un utilizzo costante delle tecnologie a supporto della didattica quotidiana (156 le classi prime della scuola Secondaria di primo grado coinvolte).

 Gli studi e le esperienze condotti in Italia e in Europa individuano nella LIM uno strumento efficace per promuovere un percorso graduale di innovazione nella didattica L'A.N.S.A.S. ha predisposto e sta attuando, in collaborazione con i suoi nuclei Regionali, un articolato piano di formazione che ha impegnato nell'anno scolastico in corso circa 30.000 docenti.

Hanno risposto tre scuole su quattro con richieste per un totale di 11.234 Kit tecnologici e ben 41.850 docenti hanno dato la propria disponibilità a seguire i corsi di formazione per poi utilizzare la LIM nella didattica quotidiana. Ad oggi risultano acquistati circa 9.000 Kit.[3]

Secondo l’indagine effettuata dallo IARD[4], gli insegnanti che usano il PC tutti i giorni sono il 47%, quelli  che lo usano una volta alla settimana l’84%, quelli che hanno un collegamento a banda larga il 69% ma quando si parla di uso delle ICT direttamente in classe la percentuale scende fino ad arrivare al 24,3%. Un altro dato poco confortante proviene da un indagine di Edu-Tech[5], condotta su mille docenti: 1 su 5 è totalmente estraneo all’utilizzo delle nuove tecnologie.





3.5.2 NEL MONDO



Dopo il Summit europeo del 2001 dove si raccomandava la destinazione di fondi per promuovere l’e-learning molti paesi europei si sono attivati ognuno con tempi e modi propri.

In Danimarca la LIM si diffonde già nel 2003, ma, a partire dal 2006, le scuole che desiderano acquistarle vengono cofinanziate.

In Spagna due sono state le azioni più rilevanti ad opera del governo centrale:

1.      Internet en la Escuela e Centros educativos piloto, fra il 2003-2005, che sosteneva l’introduzione delle tecnologie a scuola

2.      El plan avanza, varato dal Consiglio dei Ministri nel 2005 che investiva sulla comunicazione alle famiglie, sull’infrastruttura e sulla dotazione in aula.

Numerosissime sono in oltre state le iniziative locali realizzate nelle scuole dei vari ordini.[6]

In Gran Bretagna da anni sono ingenti gli investimenti del Ministero dell’Istruzione per l’acquisto delle lavagne interattive multimediali, una classe su tre utilizza la LIM, 20% scuola secondaria e 35% scuola primaria, L’impegno è stato sia di natura economica ( per l’acquisto delle LIM sono stati spesi 32 milioni di sterline solo nel 2005) sia sul fronte della formazione dei docenti. Il Regno Unito è il più esteso e maturo tra i mercati europei: dopo un picco di vendite registrato tra il 2003 e il 2004, circa il 60% delle aule scolastiche è dotato di Lavagne Interattive Multimediali.

In Messico, la diffusione delle LIM ha registrato un incremento quando, nel 2003, la Secretaría de Educación Pública ha incluso questa tecnologia nel progetto Enciclomedia.[7] Nel Messico sono 45000 le classi dotate della LIM per una spesa complessiva per la tecnologia che si aggira intorno ai 620 milioni di euro.

Nel 2004 negli Stati Uniti prende il via il National Education Tecnology, un piano molto ampio e ricco di indicazioni indirizzato a Stati, distretti e scuole, che prevede lo sviluppo delle infrastrutture tecnologiche qui si inserisce l’adozione delle LIM nelle classi americane.

Particolare una delle iniziative condotte dal Canada che vede l’intervento di un organismo lo SMARTer Kids Foundation patrocinato dall’azienda SMART Tecnologies che ha finanziato vari progetti dai quali sono emersi miglioramenti significativi nella preparazione degli alunni.

Interessante anche l’esperienza dell’Australia dove il Governo ha finanziato il National Quality Schooling Framework che ha visto per esempio nel progetto Whole School Adoption of IWBs oltre all’introduzione di un LIM in ogni classe il costituirsi si un equipe di esperti che hanno elaborato delle strategie metodologiche “calibrate” poi dai docenti coinvolti nel progetto. Ottenendo dei miglioramenti rilevati dai test nazionali.[8]

Secondo Futuresource Consulting, una società di ricerca indipendente che da oltre 9 anni si occupa di analizzare il mercato delle lavagne interattive:  circa l’8% delle classi di tutto il mondo è dotata di una lavagna interattiva, con quote percentuali che si aggirano intorno al 73% per la Gran Bretagna, il 36% per gli Stati Uniti e il 26% per il Canada. In Italia, SMART vanta una posizione consolidata in quando fornitore leader per il mercato delle lavagne interattive. Futuresource riferisce che in Italia, nel 2010, SMART ha venduto quasi 8.500 lavagne interattive SMART Board e ha ottenuto il 46,4% di quota di mercato negli ultimi 3 mesi dell’anno.



[1] Aversano F. Utilizzo della LIM per la fruizione dei contenuti interattivi multimediali nelle diverse discipline” sito www.2circmad.it/download/Utilizzo%20della%20LIM.pdf La tecnologia
[2] Il progetto DiGiScuola si è concluso formalmente a luglio 2008 oggi un progetto simile è Innovascuola: http://www.innovascuola.gov.it
[4] Istituto IARD RPS conduce indagini finalizzate all’analisi dello scenario sociale italiano ed europeo su tematiche differenziate. L’utilizzo del patrimonio acquisito in oltre 40 anni di attività permette di inserire i risultati ottenuti dalle singole ricerche in un quadro interpretativo più ampio, che consente di seguire l’evoluzione di atteggiamenti e comportamenti ed elaborare trend, mappe e profili.
[5] Edu-Tech è un progetto di formazione e informazione che vuole essere presente sul territorio 365 giorni all’anno, 24 ore su 24 a disposizione di docenti ed educatori per affrontare il tema delle tecnologie in ambito educativo.
Il lancio di un portale internet di informazione (www.edu-tech.it) e di una rivista, Edu-Tech Magazine, distribuita in oltre 3 mila scuole è inoltre previsto in concomitanza con il primo convegno internazionale Edu-Tech 2009, che si svolgerà a Milano dal 23 al 25 Settembre.
Edu-Tech, è un progetto di formazione ed informazione per docenti e dirigenti scolastici italiani che ha avuto inizio lo scorso settembre a Milano con il convegno internazionale ‘Edu-Tech. La Tecnologia al servizio dell’Educazione’, convegno interamente dedicato al tema delle tecnologie didattiche.
L’obiettivo che Edu-Tech si pone è infatti quello di contribuire concretamente a favorire l’avvicinamento dei docenti all’uso ed alla conoscenza delle tecnologie didattiche, che si stanno diffondendo nelle scuole italiane in maniera sempre più massiccia. Tre sono gli strumenti attraverso i quali il progetto trova il proprio sviluppo.
[6] BIONDI G. (2008) “LIM. A scuola con la Lavagna Interattiva Multimediale Nuovi linguaggi per innovare la didattica”, Giunti Editore, Firenze.
[7] Aversano F. Utilizzo della LIM per la fruizione dei contenuti interattivi multimediali nelle diverse discipline” sito www.2circmad.it/download/Utilizzo%20della%20LIM.pdf La tecnologia
[8]  BIONDI G. (2008) “LIM. A scuola con la Lavagna Interattiva Multimediale Nuovi linguaggi per innovare la didattica”, Giunti Editore, Firenze

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