lunedì 29 agosto 2011

3.3 CARATTERISTICHE TECNICHE


Le LIM, il cui primo modello è stato realizzato nel 1981, in circolazione dal 1991[1], non sono tutte uguali,  si possono classificare  per quanto riguarda la gestione dell’interazione al tocco sulla superficie della lavagna in base a  tre principali tecnologie[2]

v     Analogico-resistiva: quando si tocca la superficie della lavagna si provoca in essa una lieve deformazione che spinge due strati di materiale conduttore elettrico a toccarsi, generando un segnale elettrico che determina le coordinate alle quali la pressione è stata applicata;

v     Elettromagnetica: una penna speciale produce un segnale elettrico, poi tradotto in coordinate, quando essa viene a contatto con la griglia digitalizzata di cui è dotata la lavagna. L’uso di tale penna è necessario, il semplice tocco delle dita non ha effetto. Vi sono due varianti di questa tecnologia:

·        Attiva: la penna è alimentata da una fonte energetica e produce attivamente un segnale elettrico, aumentando la velocità di risposta al tocco.

·        Passiva: la penna non è alimentata e si limita a chiudere il circuito elettrico a contatto con la lavagna elettrizzata.

v     A triangolazione: le coordinate vengono determinate triangolando i dati ottenuti da sensori posti ai lati o agli angoli della lavagna. Vi sono tre mezzi utilizzati per fornire dati ai sensori (in ogni caso è necessario l’uso di una speciale penna):

·         Laser: raggi laser a bassa potenza spazzano la superficie della lavagna. La  penna è dotata di superficie riflettente in grado di riflettere i raggi alle sorgenti;

·         Ultrasuoni: quando viene premuta sulla superficie della lavagna, la penna emette degli ultrasuoni rilevati da appositi microfoni;

·         Infrarossi: quando viene premuta sulla superficie della lavagna, la penna produce luce infrarossa rilevata da appositi sensori ottici.



Ci sono elementi positivi ed elementi negati in tutte e tre i tipi. Forse la caratteristica più vantaggiosa della tecnologia resistiva è quella di non necessitare di una penna speciale, ma di poter usare il tocco delle dita, mentre per le lavagne  elettromagnetiche e a triangolazione il punto di forza è senz’altro la robustezza.

Oltre che alle varie caratteristiche delle tre  “famiglie” principali appena citate è opportuno tener conto nel valutare una lavagna interattiva multimediale anche delle dimensioni dello schermo[3], della risoluzione (cioè della quantità di punti sensibili per pollice) sia dello schermo che del proiettore e della velocità di traccia (cioè dell’accuratezza di rilevamento del movimento del dito o della penna elettronica).[4]

Le LIM si differenziano anche per la tecnica di visualizzazione dell’immagine; ve ne sono di due tipologie.

Riporto di seguito la distinzione da tra le due differenti tecniche di visualizzazione dell’immagine (Diener 2007):

v     A proiezione frontale: queste lavagne necessitano del supporto di un proiettore di fronte ad esse. Presentano il disagio procurato dal fascio di luce prodotto dal proiettore negli occhi dell’insegnante rivolto agli ascoltatori e quindi al proiettore stesso, inoltre vedono proiettata su di esse l’ombra di un insegnante che staziona tra esse ed il proiettore. Per ridurre tali svantaggi alcuni produttori incorporano alle LIM dei sistemi di proiezione ravvicinata e ad angoli di circa 45°

v     A retroproiezione: queste lavagne possiedono un proiettore incorporato dietro ad esse, prevenendo gli svantaggi della proiezione frontale. Questi sistemi sono però più ingombranti presentando uno spessore maggiore, non è possibile appenderli alle pareti e sono tipicamente più costosi.

Aggiungo una terza tipologia:

v     A monitor Touch interattivi: questi modelli hanno un display di grandi dimensioni che consente di utilizzare il dito come un mouse o in alternativa si può lavorare con una penna con punta elettromagnetica che non necessita di batterie. Una caratteristica positiva è la possibilità di appoggiare la mano quando si scrive senza che ciò provochi un interferenza.[5]



[1] Prior & Hall, ICT in schools survey2003 and 2004 (The Stationery Office 2003; 2004)
[2] io qui riporto la definizione data da Diener 2007:
[3] Il MIUR ha dato direttive individuando come caratteristiche minime i 70” e gli 85” di diagonale; lo standard usato è 77/78”, che corrisponde a lavagne con misure 130 x 170 cm di altezza dotate di connessione al computer e sistema audio integrato.
[4] Gagliardi R. Gabbari M. Gaetano A. (2022) "La Scuola con la LIM", Editrice LA SCUOLA, Brescia
[5] Gagliardi R. Gabbari M. Gaetano A. (2022) "La Scuola con la LIM", Editrice LA SCUOLA, Brescia

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